Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Achab 6 anni, 2 mesi fa.

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    Achab
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    I microrganismi che svolgono il processo di compostaggio per poter funzionare in modo adeguato, hanno bisogno di determinate condizioni di temperatura, porosità, rapporto tra carbonio (C) e azoto (N) ed umidità.

    La temperatura degli scarti è indice dell’attività dei microrganismi che degradano i rifiuti e può raggiungere valori superiori a 50 C°. Se la compostiera non genera calore significa che il processo di degradazione degli scarti alimentari volge al termine oppure che gli scarti si sono asciugati eccessivamente. La porosità deve essere sufficiente a garantire un ricambio d’aria all’interno del cumulo. Per questo motivo è necessario aggiungere del materiale “strutturante” come rametti di legno, trucioli, ..etc. Il rapporto Carbonio/Azoto ottimale è C/N = 30/1 circa. Carta, paglia, foglie secche e legno hanno un alto contenuto di carbonio, mentre gli scarti di cucina e gli sfalci di prato apportano più azoto. 

    L’umidità deve essere sufficiente a permettere lo svolgimento delle reazioni microbiche, ma non eccessiva per evitare putrefazioni ed odori sgradevoli. Per una prova si prende un campione di materiale lo si stringe in mano e dovrebbe rilasciare qualche gocciolina d’acqua.

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